la bibliotecache non chiude mai |
L'argomento è uno dei preferiti di Jim, arrivato dalla Nova Scotia qualche decina di anni fa: "Il fatto che il governo trascuri i bisogni di Keno City, visto che siamo così in pochi, ci costringe a darci da fare. Ecco perché ogni cosa qui è più preziosa - spiega il gestore della Sourdough Tavern - perché ce la siamo conquistata a fatica e ci costa fatica mantenerla attiva".
Per gestire i punti nevralgici della vita di comunità, biblioteca, museo, lavanderia, bagni pubblici, telefono, cassette postali - servizi d'estate offerti anche ai visitatori - i quasi 20 residenti, ridotti a meno di dieci in inverno, hanno dato vita al Keno Community Club. Un misto fra consiglio comunale e cda, Rotary e centro sociale autogestito.
Per gestire i punti nevralgici della vita di comunità, biblioteca, museo, lavanderia, bagni pubblici, telefono, cassette postali - servizi d'estate offerti anche ai visitatori - i quasi 20 residenti, ridotti a meno di dieci in inverno, hanno dato vita al Keno Community Club. Un misto fra consiglio comunale e cda, Rotary e centro sociale autogestito.
Paul cura manutenzione e pulizia, Roger rifornisce l'acqua, Bob porta la posta tre volte la settimana, Karl tiene la contabilità e paga le bollette. "Quello che possiamo o vogliamo fare, lo si decide ad ogni riunione. In base alla disponibilità di ciascuno", sorride Karl, con i suoi 35 anni il più giovane in paese, arrivato dalla British Columbia poco più di un anno fa.
Come l'ufficio del Community Club e la lavanderia, anche la biblioteca è sempre aperta. Non viene mai chiusa a chiave. Ed è riscaldata. Non c'è un custode. Non c'è un bibliotecario. E persino in estate, quando a Keno City arrivano anche centinaia di persone al giorno, le chiavi non si usano, tanto che un cartello invita a non servirsene come rifugio per la notte.