La città sul fiordo, scelta dalla Enbridge come approdo dell'oleodotto Northern Gateway poi bocciato, ha scelto uno slogan che ne descrive la mission (impossible?): Kitimat, the marvel of industry and nature, il prodigio di industria e natura
Fondata alla fine degli Anni Quaranta con l'insediamento dell'acciaieria, ancora oggi Kitimat dipende dalle industrie, e le proposte di impianti di liquefazione del gas sono state accolte a braccia aperte. Come aperti sono i cantieri di preparazione delle aree, mentre in sospeso restano le decisioni di investimento delle multinazionali, frenate dai bassi prezzi del mercato. |
La comunità nativa degli Haisla appoggia gli sviluppi industriali e partecipa economicamente a iniziative legate al gas liquefatto. Partner attivo di Chevron e Apache, il gruppo locale che vive nel villaggio di Kitamaat spera negli introiti dell'export del gas.
I rapporti stretti fra industrie e comunità indigena si traducono in cospicui finanziamenti alle attività culturali (qui sopra la sponsorizzazione di un totem da parte dell'acciaieria) e all'edilizia pubblica (nella foto grande l'edificio delle palestre e la caserma dei vigili del fuoco di Kitamaat) |