La Petronas sull'isolotto
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Spegnere i motori
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La compagnia petrolifera malese ha ottenuto i permessi dalla Provincia e dal governo federale per costruire un mega impianto di refrigerazione del gas su Lelu Island. L'isola a poche decine di metri dalla costa del Pacifico dovrebbe ospitare inoltre un terminal marino per l'approdo di navi cisterna che esporterebbero il gas liquefatto verso l'Asia. Il progetto Pacific Northwest LNG ha scatenato da subito le proteste di ambientalisti, nativi, scienziati e comunità lungo il bacino dello Skeena, il fiume da cui risalgono i milioni di salmoni che si rifugiano vicino a Lelu Island. Se l'impianto venisse realizzato i timori scientifici che l'habitat dei salmoni verrebbe compromesso sono condivisi da più parti. Le proteste coinvolgono le comunità native di tutto il bacino dello Skeena, e a gennaio 2017 è stata annunciata l'ennesima causa (la quarta) contro Provincia e Stato federale. Dall'agosto 2015 un presidio sull'isolotto tiene lontano il cantiere, impedendo che si avvicinino i tecnici per le prime trivellazioni e i sondaggi. I Laxkwalaams che hanno rispedito al mittente l'offerta di un miliardo di dollari della Petronas, sono tuttavia tornati a trattare con il governo provinciale che non considera valido quel voto. |
L'approvazione di fine settembre del progetto Pacific NorthWest LNG da parte del governo federale comprende 190 condizioni che la compagnia dovrà soddisfare a tutela dell'ambiente. Condizioni che danno l'idea dell'impatto (devastante) che le infrastrutture avranno su aria, acqua, flora e fauna. Qualche esempio. La costruzione degli impianti provocherà la distruzione di 120 ettari di acquitrini, che secondo il governo dovranno essere "spostati" raddoppiandone l'area: per 120 ettari distrutti, ne andranno ripristinati 240 nella zona di Prince Rupert. Uno dei fattori più delicati è l'impatto sull'ambiente marino, per cui diverse condizioni riguardano la salvaguardia di pesci, granchi e mammiferi. Per "mitigare" l'impatto sonoro, la compagnia dovrà effettuare dei test per definire le aree dove si superano i 160 decibel e, ogni volta che una balena o un delfino si avvicinano, gli impianti andranno spenti. Si dovranno inoltre costruire barriere antirumore, costituite da bolle d'aria sottomarine. Devastante sarà anche l'impatto su animali protetti come i pipistrelli: la compagnia dovrà occuparsi di mantenere delle casette dove andranno a riprodursi. |
La resistenza contro il gigante
Il rilancio delle attività portuali di Prince Rupert e i posti di lavoro che arriverebbero con gli stabilimenti della Petronas sono gli strumenti di pressione che la premier Christy Clark continua ad usare. Nonostante un voto unanime della comunità dei Laxkwalaams abbia bocciato il progetto, qualche mese dopo si è tenuto un altro sondaggio. Ed ora le trattative sono riaperte.
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