Una nuova campagna di Amnesty International Canada denuncia le tante violazioni dei diritti delle donne native nei territori ad alta densità di attività estrattive. "Out of sight, out of mind", occhio non vede, cuore non duole. Già nello slogan, il rischio di disinteresse per le questioni che riguardano le zone a nord. Mentre il governo finalmente ha istituito una commissione d'inchiesta sulle donne native scomparse o uccise, resta fuori dai riflettori l'ondata di violenza che colpisce le donne indigene nelle zone ad alta densità di impianti di estrazione di risorse "naturali", tra pozzi di gas, petrolio, fracking e dighe.
Questo il testo dell'appello per il lancio della campagna. "La regione del Peace River nel nordest della British Columbia è una delle zone a più alta densità estrattiva di tutto il Canada. Questo tipo di sviluppo ha creato posti di lavoro molto ben remunerati (ci hanno parlato di 20mila dollari al mese per due settimane di lavoro, N.d.R.) che hanno favorito molte persone e hanno creato ricchezza per la provincia e il Paese. Eppure, queste paghe hanno anche creato diversi problemi sociali mai affrontati a dovere, problemi che colpiscono le comunità ospiti e moltiplicano i rischi ai danni delle donne indigene. Dighe, pozzi di petrolio e di gas, miniere di carbone ed altre tipologie di sfruttamento delle risorse hanno drasticamente eroso la quantità di territorio che sostiene le culture e costituisce l'identità dei nativi nella regione. Allo stesso tempo, l'afflusso di gente da fuori ha aumentato il costo della vita creando instabilità economica per chi non fosse impiegato nel settore dell'energia. Di qui le code ai servizi sociali quali rifugi per donne e mense dei poveri. La regione ha uno dei tassi di criminalità più alti in tutto il Canada e le donne indigene hanno raccontato ai ricercatori di Amnesty International di una violenza onnipresente nelle loro vite, in casa e sulle strade di Fort St. John. Per più di trent'anni, le organizzazioni dei nativi, ministeri e ricercatori indipendenti hanno evidenziato chiari legami tra l'impatto dello sfruttamento delle risorse naturali nel nordest della British Columbia e il disagio sociale che per le donne e le ragazze indigene significa un'esposizione maggiore al rischio di violenze. Amnesty International chiede che si riformi il processo decisionale in modo che la vita e la sicurezza delle donne indigene non siano più a rischio".
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